I bisogni dei bambini e i capricci dei genitori viziati


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I bambini esprimono i loro bisogni con un linguaggio che spesso difficilmente è comprensibile. Se però si impara a conoscere il "bambinese", allora diventa tutto più semplice e appagante, sia per i figli che per i genitori.

30/01/2020 | 16:00

Non esistono bambini viziati o capricciosi, toglietevelo dalla testa.

Esistono bambini con bisogni non compresi: bisogni d'affetto, di amore, di attenzioni, di coinvolgimento, di giocare con loro, di fare qualcosa assieme, di essere apprezzati, accettati, valorizzati o altro. Tuttavia questi bisogni, quando sono troppo piccoli, non li sanno esprimere, non hanno le parole, non li riescono nemmeno a pensare perché il cervello e le strutture linguistiche e cognitive, non sono ancora mature.

E allora esprimono i loro bisogni in modi e comportamenti per così dire spontanei, istintivi, spesso con atteggiamenti visti in famiglia e appresi dai genitori, non possono fare altro, sono bisogni primari come mangiare e dormire. Siamo noi genitori che li scambiamo per capricci, ci fa comodo. Quando poi diventano più grandicelli, si comportano ancora allo stesso modo, ma solo perché ormai certi comportamenti sono acquisiti, consolidati. Proprio perché non riconosciuti, compresi o validati dai genitori quando erano infanti o bambini, e quindi non modificati sul nascere, certe modalità di reazione si sono rinforzate, sono diventate automatiche e spesso si perpetuano anche da adulti (ad esempio in quelle situazioni in cui gli stessi bisogni insoddisfatti da bambini si riattivano sotto forma di desideri, le situazioni adulte sono completamente diverse ma le emozioni e le sensazioni provate sono le stesse di quando avevano 3-5 anni).

Non c'è nulla da fare, i bambini hanno SEMPRE ragione. Buon inizio Anno.

Vito Lupo